DECRETO RILANCIO – novità per ricerca e innovazione

Le informazioni sono desunte dalla bozza del 13 maggio ore 17, in attesa di pubblicazione sulla GURI

Il Decreto Rilancio prevede nuove misure di sostegno alle imprese, dai contributivi a fondo perduto all’ eliminazione dell’IRAP di giugno, indennizzi a Partite IVA e lavoratori autonomi anche per aprile e maggio con pagamento immediato, proroga cassa integrazione e NASpI, bonus per colf e badanti, incentivi fiscali, in primis la detrazione al 110% per Ecobonus e lavori antisismici.

Tra le novità per la ricerca e l’innovazione:

  • Contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita IVA, con fatturato inferiore a 5 milioni di euro

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Al fine di determinare correttamente i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi. Il contributo spetta anche in assenza di tali requisiti ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 nonché ai soggetti che ubicati nelle ex zone rosse.

L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 come segue:

    • 20% per i soggetti con ricavi (ultimo bilancio) non superiori a quattrocentomila euro;
    • 15% per i soggetti con ricavi compresi fra 400.000 e 1 milione di euro;
    • 10% per i soggetti con ricavi fra 1 e 5 milioni di euro.

L’istanza dovrà essere presentata entro sessanta giorni dalla data di avvio della procedura telematica per la presentazione della stessa, a seguito di provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate.

  • Rafforzamento dell’ecosistema delle start up innovative

Rafforzamento dello strumento Smart & Start,  attraverso un incremento della dotazione finanziaria della misura e l’ampliamento della capacità di azione:

  • 100 milioni di euro aggiuntivi per l’anno 2020, destinate al rifinanziamento delle agevolazioni concesse nella forma del finanziamento agevolato
  • 10 milioni di euro per la concessione alle start up innovative di agevolazioni nella forma del contributi a fondo perduto finalizzate all’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative
  • 200 milioni di euro al «Fondo di sostegno al venture capital», finalizzati a sostenere investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, nonché mediante l’erogazione di finanziamenti agevolati, la sottoscrizione di obbligazioni convertibili, o altri strumenti finanziari di debito che prevedano la possibilità del rimborso dell’apporto effettuato, a beneficio esclusivo delle start-up innovative.

I termini saranno definiti con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge.

  • Credito Imposta in Ricerca e Sviluppo Sperimentale

Al 45% il Credito di imposta per le attività di Ricerca e Sviluppo delle piccole imprese del Mezzogiorno.

Per le imprese residenti nelle regioni:  Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, è aumentato:

  • dal 12 al 25% per le grandi imprese;
  • dal 12 al 35% per le medie imprese;
  • dal 12 al 45% per le piccole imprese che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.

Agevolazioni per le attività affidate a start up innovative

Oltre alle Università ed Istituti di Ricerca, le spese per contratti di ricerca extra muros stipulati con start up innovative concorrono a formare la base di calcolo  del  credito d’imposta per un importo pari al 150 per cento  del  loro  ammontare. In sostanza si tratta di un incremento della percentuale del credito di imposta del 50%.

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